mercoledì 17 agosto 2011

Libri letti: "Il piacere di uccidere" di John Sandford

Una serie di omicidi irrisolti che ricalcano tristemente un medesimo schema sta facendo impazzire la polizia di Minneapolis, bloccata in una sorta di vicolo cieco. Il killer sembra prediligere belle ragazze, bionde, e di fuori città. E tutte appartenenti ad ambiti lavorativi che gravitano attorno al mondo dell'arte e della graf
ica pubblicitaria. Una di esse è l'unica nipote dell'agente Marshall, affranto collega e amico del detective Lucas Davenport, impegnato nelle indagini. Improvvisamente, la macabra scoperta di un cimitero che cela i resti delle sfortunate vittime dà impulso all'inchiesta e il cerchio si stringe attorno a un sospetto: l'elegante ed enigmatico professore di storia dell'arte James Qatar. Qual è il suo ambiguo rapporto con la disinibita Ellen Barstad? Che cosa nasconde così gelosamente nel suo computer? Come mai intrattiene rapporti con uno squinternato ricettattore? In una successione di colpi di scena, il serial killer, ormai braccato, comincia a commettere passi falsi ma non si trattiene dal lanciare un'estrema, delirante sfida... Edito da Sperling & Kupfer

Letto qualche tempo fa... Un buon thriller. Una trama che non si "inventa" nulla di particolare, ma tutto sommato il libro risulta scorrevole. Ho trovato abbastanza singolare invece, il protagonista, Lucas Davenport: non è il classico poliziotto ombroso, solitario che pensa solo ed esclusivamente al "caso" in questione. Il "nostro" è decisamente più umano, e all'occorrenza, anche ironico: un bel personaggio.

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